venerdì 26 ottobre 2007

Birmania: il web ha sconfitto la censura!



In un paese in cui la censura blocca ogni contenuto non emesso dal governo, i media locali sono costretti ad uniformarsi alla linea editoriale di stato, mentre si è tentato di ridurre al silenzio anche i media esteri interrompendo gli snodi nevralgici di comunicazione, le nuove frontiere del web sono riuscite a capovolgere la situazione.
Censura, repressione e note ufficiali, la tattica messa in atto dalla giunta militare per far calare sul paese una cortina di silenzio, questa volta sono state sconfitte da un’arma più potente: il web. Ora l'intera popolazione è composta da giornalisti equipaggiati con ogni tipo di strumento capace di catturare immagini. Smartphone , cam portatili e la Rete, con le piattaforme di condivisione di contenuti, hanno permesso di spezzare l'irreale silenzio che avvolgeva la ex Birmania.
Sebbene on line siano stati banditi media stranieri e locali, sebbene il governo abbia chiuso numerosi Internet café, e le perquisizioni a tappeto abbiano condotto al sequestro di computer e all'arresto di oltre duecento attivisti, dagli estremi della Rete i cittadini birmani connessi hanno continuato a far trapelare notizie, postato in diretta, raccontato con parole e immagini, offerto commenti ad uno scenario di cui difficilmente tutto il mondo sarebbe venuto a conoscenza.
È la realtà delle globalizzazione, la tecnologia ha fatto la differenza: ora chiunque nel mondo può sapere cosa è successo in Birmania, grazie ad Internet!

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